Oltre 300mila euro di sostegni al reddito: è quanto erogato ai dipendenti del terziario trevigiano che hanno perso il lavoro dall’Ebicom, l’ente bilaterale del settore. L’organismo, partecipato da rappresentanti delle imprese (Confcommercio) e dei lavoratori (i sindacati di categoria), punta a costituire sempre più un welfare complementare a quello pubblico, secondo i cosiddetto modello Luxottica. “Vogliamo mettere in campo politiche attive, che accompagnino i lavoratori a riqualificarsi e ricollocarsi”, spiega il presidente di turno, Massimo Marchetti, segretario della Uiltucs Uil. In questo, l’anno scorso, tramite i percorsi di riqualificazione professionale messi in atto dall’ente, 11 addetti licenziati sono stati presi in carico e sono riusciti a trovare un nuovo impiego. Oltre all’integrazione all’assegno di disoccupazione ordinaria versata dall’Inps, previsti anche incentivi per le aziende che assumono lavoratori nel periodo di ammortizzatori sociali e per quelle che stabilizzano i tirocinanti (25 casi nel 2016). Tra le novità, come ricorda Nadia Carniato, segretaria provinciale della Filcams Cgil, anche la un contributo per affiancare alla lavoratrice in procinto di andare in maternità una sostituta anche nel periodo pre-congedo, in modo da facilitare il passaggio di consegne. Tra gli obiettivi, anche favorire l’incontro domanda- offerta di lavoro: “Ci sono richieste che non trovano corrispondenti professionalità – sottolinea Edoardo Dorella, leader della Fisascat Cisl Treviso Belluno -. E’ il caso di molte carrozzerie che cercano meccatronici, meccanici in grado di gestire anche la sempre più massiccia componente elettronica delle auto. Vorremmo contribuire a formare queste figure”. Soprattutto, si cercherà di rafforzare il welfare integrativo, estendendo, come anticipa il vicepresidente Mario Piovesan, rappresentante di Confcommercio, i piani sanitario-assistenziali e i servizi socio-culturale anche ai figli dei dipendenti delle imprese iscritte. A fine 2016 Ebicom Treviso contava 5.600 aziende aderenti di commercio, turismo e servizi, circa 160 in più rispetto al 2015, con quasi 24mila addetti. Il bilancio sfiora un milione e 800mila euro, a sua volta in crescita di 117mila euro.
Il 2016: i sussidi e i contributi più richiesti
Dalle aziende, i sussidi più richiesti risultano essere i contributi per accertamenti sanitari (109), quelli per le stabilizzazioni dei tirocinanti (26), ma anche i contributi per assumere lavoratori, anche apprendisti, licenziati per giustificato motivo (25).
Spicca, tra i contributi concessi ai dipendenti, quello conferito al lavoratore, già peraltro percettore di ammortizzatore sociale, che ha scelto di usufruire dell’accordo col CSV (centro servizi del volontariato), rendendosi così parte attiva di un progetto e non solo persona in cerca di nuova occupazione.
Oltre 1000 persone (1184) si sono formate grazie ai 368 corsi di EbiCom, divisi tra formazione a catalogo e formazione per la sicurezza. La Commissione di conciliazione ha risolto ben 548 controversie di lavoro, in netto aumento rispetto alle 381 del 2015. Sono stati rilasciati 993 pareri di conformità per lavoratori a chiamata, apprendisti terziario, ed apprendisti turismo.