Con oltre 350 mila dipendenti assistiti e circa 20 milioni di euro erogati per oltre 200mila prestazioni sanitarie, Cadiprof sta diventando un modello di riferimento nel panorama nazionale dei fondi sanitari integrativi, ma anche un punto di riferimento per la cura, la prevenzione e l’assistenza socio-sanitaria degli addetti degli studi professionali. Operativa dal 2005, la Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali, è istituita dal Contratto Collettivo nazionale di lavoro siglato da Confprofessioni e dalle organizzazioni sindacali di settore Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

Dal 2009 fino all’ultimo rinnovo del CCNL degli studi professionali siglato nel 2015, l’iscrizione a Cadiprof è stata estesa anche ai collaboratori e praticanti che operano negli studi professionali e, con apposita contribuzione, ai datori di lavoro professionisti titolari e (nei tempi definiti dal CCNL) anche non titolari. Un risultato importante di contrattazione inclusiva con il riconoscimento di diritti e prestazioni alle lavoratrici ed ai lavoratori al di là delle tipologie contrattuali.

La Cassa, negli ultimi anni, ha saputo interpretare nel migliore dei modi la sua funzione sociale al servizio della salute di una sempre più ampia fascia di lavoratori in una fase economica del Paese decisamente negativa. Sulla scorta delle proiezioni statistiche, la Cassa ha così affinato le proprie politiche di assistenza sanitaria integrativa, calibrando le prestazioni sulle caratteristiche degli iscritti.

L’attività della Cassa si sviluppa sostanzialmente attraverso i due pilastri della salute negli studi: il Piano Sanitario e il Pacchetto Famiglia.

Nell’ambito del Piano Sanitario si possono raggruppare due grandi famiglie di prestazioni: la prima raccoglie i ricoveri per grandi interventi chirurgici; la gravidanza; gli interventi chirurgici ambulatoriali e le prestazioni specialistiche; l’altra grande famiglia del Piano Sanitario si focalizza invece sulle visite specialistiche e ticket per accertamenti diagnostici, prevenzione, trattamenti fisioterapici riabilitativi da infortunio e malattia.

A partire dal 1° settembre 2009, al Piano Sanitario è stato affiancato il Pacchetto Famiglia, un vero e proprio piano di intervento socio-sanitario a supporto della maternità, della famiglia e del lavoro, appositamente studiato sulle caratteristiche demografiche della popolazione degli studi. Nel 2014 sono state erogate oltre 10 mila prestazioni per un valore che sfiora i 4 milioni di euro. Il Pacchetto si articola su quattro aree di intervento: assistenza pediatrica, frequenza asili nido, assistenza di un familiare non autosufficiente e grandi eventi. Nell’area dell’assistenza pediatrica è previsto il rimborso delle spese per visite mediche, analisi, prodotti farmaceutici e presidi sanitari (dal latte artificiale, agli omogeneizzati fino ai pannolini) per ciascun figlio nel primo anno di età. Per gli addetti di studio alle prese con le rette degli asili nido, il “Pacchetto Famiglia” eroga un rimborso pari al 20% delle rette pagate per la frequenza all’asilo nido pubblico o privato. Sul fronte della non autosufficienza, il Pacchetto prevede un “assegno di cura”, che può essere utilizzato per ciascun familiare (figlio, fratello, genitore) non autosufficiente.

La Cassa interviene anche nei casi di grandi eventi con il rimborso parziale delle spese sostenute dal dipendente. Più recentemente sono state aggiunte nuove garanzie quali la procreazione medicalmente assistita, l’assistenza pediatrica aggiuntiva e la paternità. Tra le novità del Pacchetto Famiglia, recentemente sono stati inseriti l’implantologia e l’ortodonzia e il rimborso delle spese di sostegno psicologico agli iscritti e loro familiari.

 

L’identikit di Cadiprof

Il welfare è di casa negli studi professionali

12 mila consulenti, oltre 100 mila professionisti datori di lavoro e più di 350 mila dipendenti assistiti. Sono i numeri di Cadiprof, la Cassa di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti degli studi professionali, istituita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli studi professionali.

Operativa dal 2005, in 10 anni (dato 2014) le adesioni sono passate da 50 mila a oltre 350 mila iscritti. I tassi di adesione più consistenti si registrano in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna che rappresentano circa il 75% dei dipendenti iscritti e oltre il 70% degli studi.

Le statistiche di Cadiprof offrono un’immagine giovane e dinamica della popolazione degli studi professionali: circa il 90% delle iscritte alla Cassa sono donne, la maggior parte concentrata nella fascia di età che va da 26 a 45 anni.

Nell’ultimo anno sono stati erogati circa 20 milioni di euro per oltre 200mila prestazioni.

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